Utopia

Storia e teoria di un'esperienza filosofica e politica

utopia

Luogo: Bologna

Anno: 2013

Pagine: 542

ISBN: 978-88-15-24514-4

Saggi di: Carlo Altini, Dario Antiseri, Luca Baraldi, Lucio Bertelli, Alberto Burgio, Luciano Canfora, Marcello Flores, Giovanni Cerro, Silvia Gastaldi, Antonello La Vergata, Massimiliano Panarari, Pier Paolo Portinaro, Paolo Rossi, Claudio Saragosa, Eugenio Somaini, Stefano Suozzi

Luogo ideale, eppure inesistente o impossibile, l’utopia rappresenta l’essenza della cultura moderna, nel suo sforzo verso l’emancipazione dell’individuo dai legami tradizionali e la realizzazione di una società garante di giustizia e libertà. In quanto comunità ideale, l’utopia si contrappone a una realtà storica degradata, proponendo un progetto meditato e razionale di società giusta in cui bisogni individuali e beni collettivi, aspirazioni private e scopi pubblici possano trovare una logica e armonica compenetrazione, tanto da giungere a costruire un «paradiso in terra». In questa prospettiva il carattere desiderante e immaginario dell’utopia rimanda a una concezione «aperta» dell’agire individuale e sociale, arricchita dalla dimensione della possibilità e della libertà, contro ogni immagine dell’esistente cristallizzata in una forma chiusa e determinata della realtà, considerata al di là di ogni possibile valutazione critica. Ecco dunque il motivo per cui l’idea di utopia – sia essa un progetto di legislazione sociale o un viaggio immaginario, un laboratorio di esperienze o un modello di sovranità – si accompagna alla concezione moderna dell’homo faber che considera la «vita in comune» come un compito poietico da ordinare e razionalizzare secondo un progetto dato a priori e controllabile. Dell’utopia esiste però anche un’altra faccia: i progetti utopici di emancipazione possono infatti rovesciarsi nel loro esatto opposto, cioè in vere e proprie distopie caratterizzate da elementi totalitari. Nonostante questa eventuale deriva, attraverso l’immagine della «città ideale» è possibile riflettere sulle possibilità del mutamento sociale e politico, grazie soprattutto all’elaborazione di una progettualità innovativa e non dogmatica. Con una consapevolezza: che l’utopia – se non vuol trasformarsi nel suo opposto, cioè nell’incubo delle distopie – deve delinearsi nella sua apertura e nella sua incompiutezza, demistificando la pretesa datità del reale e declinando l’essere come possibilità, libertà e contingenza, non come necessità. L’utopia è tale solo se è un’«attesa», cioè una modalità di opporsi alla necessità del mondo.

A cura di Carlo Altini
Collana

Indice

- Introduzione. Appunti di storia e teoria dell'utopia, di Carlo Altini - L'utopia in Grecia tra progetto politico ed evasione, di Lucio Bertelli - Aristotele e la stasis. Realismo politico e ingegneria costituzionale contro l'utopia, di Silvia Gastaldi - Attendere l'inatteso. Utopia ebraica e fermento messianico tra Medioevo e Rinascimento, di Luca Baraldi - Utopia, o della possibilità. Il concetto di potenza tra Aristotele e Hobbes, di Carlo Altini - L'utopia tra geopolitica e biopolitica, di Pier Paolo Portinaro - Tra utopia e rimozione. Considerazioni sulla storia del progresso, di Alberto Burgio - Profilo del rivoluzionario, di Luciano Canfora - Migliorare l'umanità. Teorie dell'eugenetica italiana tra Ottocento e Novecento, di Giovanni Cerro - Il serpente nell'Eden. Utopie e distopie eugenetiche fra scienza e letteratura, di Antonello La Vergata - La volontà di fare la cosa giusta. Il futuro distopico di Philip K. Dick, di Stefano Suozzi - Utopie e distopie. La scienza come sapere pubblico, di Paolo Rossi - Il pensiero utopico tra acute diagnosi e nefaste terapie, di Dario Antiseri - Le utopie degli altri. I diritti umani nelle culture non occidentali, di Marcello Flores - Terza via. Rifiuto dell'utopia o realismo utopistico?, di Massimiliano Panarari - Intrecci e interazioni tra democrazia e finanza nel mondo globalizzato, di Eugenio Somaini - Un'utopia ben temperata. Ricostruire Biopoli, di Claudio Saragosa

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