Saverio Campanini sull'ebraistica cristiana, il seminario dottorale italo-spagnolo sulle nuove tecnologie e i tesori tessili del Collegio San Carlo ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏
Dall'Umanesimo al digitale: tre storie di sapere che si rinnova - Vedi sul Browser
|
|
|
L’altro Umanesimo. Il rinnovamento del sapere e l’ebraistica cristiana
Venerdì 21 febbraio 2025, alle ore 17.30, si terrà il sesto appuntamento del ciclo di conferenze Conoscenza. Forme del sapere dal mondo antico all’età contemporanea.
L’incontro, dal titolo L’altro Umanesimo. Il rinnovamento del sapere e l’ebraistica cristiana, sarà tenuto da Saverio Campanini, professore di Ebraico presso l’Università di Bologna.
L’appuntamento si concentrerà sul tema del rinnovamento del sapere nell’età umanistico-rinascimentale, dedicando speciale attenzione alla ricostruzione delle origini e dello sviluppo del fenomeno dell’ebraistica cristiana.
La conferenza si terrà presso la Sala Verde della Fondazione Collegio San Carlo, in via San Carlo 5 a Modena.
L’ingresso è libero, fino a esaurimento posti.
|
|
|
|
|
Seminario dottorale congiunto “Nuove tecnologie, etica, cultura e società”
Il 6-7 febbraio 2025 si è svolto presso l'Università di Siviglia il seminario dottorale "Nuove tecnologie, etica, cultura e società".
L'evento, nato dalla collaborazione tra il dottorato in Humanities, Technology and Society (UniMoRe, Collegio Borromeo e Fondazione Collegio San Carlo) e il dottorato in Giurisprudenza di Siviglia, ha visto dottorandi e docenti presentare ricerche sull'impatto delle nuove tecnologie.
Il seminario diventerà un appuntamento annuale alternato tra Modena e Siviglia.
|
|
|
|
|
Tra sete e ricami: online i racconti ispirati dalla collezione tessile del Collegio San Carlo
Un patrimonio unico di paramenti sacri, dal XVII al XX secolo, ora accessibile a tutti attraverso la Biblioteca Digitale. La collezione comprende manufatti di straordinaria bellezza: pianete, piviali, stole e altri paramenti, molti dei quali impreziositi da ricami a mano e merletti di raffinata fattura.
I tessuti raccontano l'evoluzione dell'arte tessile europea: dalle pregiate sete lucchesi alle creazioni delle Manifactures Royales des Gobelins, fino alla Grande Fabrique Lyonnaise. Come evidenziato dalla studiosa Iolanda Silvestri, si tratta di una delle rare collezioni sopravvissute in Emilia-Romagna, testimonianza preziosa di un patrimonio storico in gran parte perduto.
|
|
|
|