La verità crocifissa

Il pensiero cristiano di fronte all'alterità


Il rapporto tra la fede cristiana (che stabilisce il suo fondamento nel mistero della morte sulla Croce e della Resurrezione di Gesù) e la ragione umana è al centro di questo denso saggio. Fino a qualche decennio fa il confronto avveniva tra la Rivelazione cristiana e una ragione umana unica: nel contesto contemporaneo invece tale confronto, sostiene l'autore, ha mutato radicalmente volto, anche a causa della molteplicità  delle ragioni. Per questo motivo diventa fondamentale recuperare il significato del logos della verità come comunione con l'altro e come capacità di "sostenere", facendosene carico,  ciò che è lontano. Per Ruggieri infatti la relazione tra la natura divina e quella umana è la verità del cristianesimo; una verità che, partendo dalla Croce, si manifesta come concreta e sofferta capacità di "sostenere" ciò che è altro, rinunciando a proclamare precetti che coinvolgono il diritto naturale, in quanto non accolti da tutti: credere è quindi, continua l'autore, prima di tutto stabilire una relazione, affermare che la verità implica la comprensione e accettare anche la differenza. Ed è in Cristo che avviene la piena assunzione di quell'alterità, il peccato, che per definizione è lontananza da Dio. La relazione di Cristo con l'altro, l'eternità dell'accettazione dell'altro, diventa allora la verità fondamentale del cristianesimo. Oggi questa verità deve confrontarsi con l'alterità religiosa non cristiana: Cristo è soltanto una delle vie attraverso cui Dio raggiunge l'uomo? La risposta deve conciliare per un verso la nostra fede nella mediazione di Cristo come necessaria per la salvezza dell'umanità, per altro verso il riconoscimento dell'alterità religiosa. Una soluzione può essere trovata soltanto se noi ricomprendiamo il posto dell'altro all'interno dell'unicità della mediazione che si realizza in Cristo, senza pretese di assorbirlo. Il racconto della vicenda di Cristo deve costituirsi come prassi di accoglienza dell'altro: il cristianesimo, negli anni a venire, dovrà essere misurato non tanto nella sua capacità di proselitismo, quanto dalla sua capacità di imitazione del Dio crocifisso. La novità evangelica, conclude Ruggieri, non consiste soltanto in una radicalizzazione della legge morale, ma anche nella comprensione della storia e del nesso tra questa e l'evento cristiano. Il Vangelo comporta una realtà che è altra rispetto agli ordinamenti del mondo, che però non vengono distrutti con l'avverarsi della "buona notizia", ma vengono affiancati da una realtà diversa (il Vangelo appunto) che permette di vivere nella libertà la necessità della legge.

Dati aggiuntivi

Autore
Anno pubblicazione 2007
Recensito da
Anno recensione 2009
ISBN 9788843042500
Comune Roma
Pagine 234
Editore