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Visita la Fondazione


La volontà di condividere con la cittadinanza e, più in generale, con il pubblico l’intera ricchezza, culturale e materiale, di cui la Fondazione dispone, ha determinato la scelta di garantire l’accessibilità della sede, al fine di tutelare in modo attivo un patrimonio consistente e ricco di fascino, preservandone la vitalità dalla mera musealizzazione.

 

Per le scuole

La Fondazione ospita regolarmente visite rivolte agli studenti delle scuole medie e superiori del territorio, nell’ambito degli itinerari scuola-città proposti dal Multicentro Educativo Sergio Neri del Comune di Modena.
Oltre novecento studenti l’anno vengono così guidati in un percorso fisico e immaginario alla scoperta di luoghi, personaggi, curiosità, attività che rendono il Collegio San Carlo da sempre centrale nella storia e nella vita cittadina
Per informazioni i docenti interessati possono consultare il sito http://istruzione.comune.modena.it/memo/, scrivere a francesca.dalfonso@comune.modena.it o chiamare il numero 059.2034328.

Al termine della visita è prevista la consegna agli studenti di una copia della guida illustrata “Una gita nel cuore di Modena. Guida al Collegio San Carlo”.

Per i privati

In occasione delle numerose iniziative culturali organizzate, la Fondazione apre la propria sede a tutti i cittadini interessati.
Per informazioni sui prossimi appuntamenti in programma è possibile consultare il Calendario iniziative.

 

Visita virtuale

Nell’ottica della condivisione del proprio patrimonio, non considerato come bene esclusivo ma come ricchezza fruibile trasversalmente e attraverso percorsi differenziati, la Fondazione ha realizzato una Visita virtuale che propone un viaggio per immagini attraverso la sede e i quasi 400 anni di storia dell’Istituzione.

La visita consente di avere a portata di mouse gli ambienti, gli affreschi, i dipinti, i disegni preparatori, i mobili, gli arredi, gli argenti, i tessuti conservati nel palazzo. Attraverso la visita è possibile incontrare gli artisti e gli artigiani che hanno realizzato tali opere, i docenti – come Lazzaro Spallanzani –  e i rettori che hanno fatto grande il Collegio, gli allievi che sono divenuti dogi e statisti, uomini d’arme e di scienza, cardinali e letterati.