GUERRA E PACE

Da ottobre a dicembre il nuovo ciclo di conferenze a cura del Centro Culturale


Si intitola Guerra e pace. Storia e teoria di un’esperienza filosofica e politica il nuovo ciclo di lezioni del Centro Culturale della Fondazione San Carlo, in programma da ottobre a dicembre (ingresso gratuito, informazioni al numero 059.421240).

I sette appuntamenti (tutti alle ore 17.30) saranno tenuti da Umberto Curi, professore emerito di Storia della filosofia all’Università di Padova (venerdì 4 ottobre); Simona Forti, professoressa di Storia delle dottrine politiche all’Università del Piemonte Orientale (martedì 8 ottobre), Luca Scuccimarra, professore di Storia delle dottrine politiche all’Università di Roma "La Sapienza" (martedì 29 ottobre); Maria Laura Lanzillo, professoressa di Storia delle dottrine politiche all’Università di Bologna (venerdì 8 novembre); Francesco Tuccari, professore di Storia delle dottrine politiche all’Università di Torino (mercoledì 13 novembre); Alberto Melloni, professore di Storia del cristianesimo all’Università di Modena e Reggio Emilia (venerdì 22 novembre) e Adriana Cavarero, professoressa di Filosofia politica all’Università di Verona (mercoledì 4 dicembre).

Il ciclo di lezioni si propone di discutere, in una prospettiva di lungo periodo, i principali nodi storici e teorici relativi alle diverse concezioni delle idee di guerra e pace, da sempre condizioni esistenziali delle società umane, caratterizzate da una continua alternanza tra stati di quiete e stati di conflitto. La finalità non consiste solo nell’elaborare e fondare un giudizio morale – peraltro ovvio – sulla guerra e sulla pace, ma nel comprendere le distinzioni concettuali e le trasformazioni storiche che si sono verificate negli ultimi secoli e sono tuttora in atto (si pensi, ad esempio, ai molteplici cambiamenti intercorsi tra le guerre di eserciti del Settecento e le guerre asimmetriche, preventive o umanitarie del secolo attuale), alla luce delle quali sembra necessario riflettere su come gli Stati, sorti in età moderna per neutralizzare le guerre civili di religione e creare le condizioni per una "regolazione" della guerra attraverso il monopolio della sovranità, si trovino ancor oggi a mediare tra la sicurezza e la libertà, tra la legge e la decisione, tra il nazionalismo e il cosmopolitismo, tra la guerra e la pace.

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Pubblicata da: Centro Culturale il 10-09-2013