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Le mostre di Smart Life Festival 2025

Un focus sulle installazioni visitabili dal 16 al 19 ottobre


Dal 16 al 19 ottobre, in occasione della decima edizione di Smart Life Festival, Modena ospiterà cinque mostre e installazioni che accompagneranno il pubblico in un viaggio attraverso i grandi temi della contemporaneità, dall’evoluzione tecnologica ai processi di sorveglianza, dal valore della memoria collettiva alle nuove forme di creatività connesse al digitale. Un percorso diffuso nella città che affianca a talk, incontri e spettacoli un ricco programma, invitando i fruitori a interrogarsi sul ruolo dell’arte come strumento di riflessione critica sui mutamenti della società in rete. 

Con Inside the Studio, il fotografo Gero Cacciatore e il musicologo Matthias Pasdzierny indagano gli spazi della creazione musicale, rivelando i luoghi in cui nasce la musica elettronica e la cultura techno. L’esposizione, promossa in collaborazione con Micamera e Juta Stereobar, documenta studi e ambienti di produzione a Berlino e al Cairo, dove l’interazione tra esseri umani e tecnologia si intreccia con le forme del paesaggio sociale. Le fotografie e le interviste ai protagonisti della scena internazionale – tra cui Ricardo Villalobos, Modeselektor, Gudrun Gut e Alva Noto – compongono un ritratto corale di una delle esperienze creative più vivaci del nostro tempo, offrendo un nuovo sguardo su come il suono, lo spazio e la società interagiscano plasmandosi reciprocamente. 

Il progetto Le stagioni di un sapore, realizzato in collaborazione con il Consorzio del Formaggio Parmigiano Reggiano, presenta invece il lavoro di digitalizzazione dell’Archivio Storico del Consorzio, che ha reso accessibili oltre 5.000 documenti dedicati ai primi novant’anni di vita dell’Ente. L’installazione intreccia materiali d’epoca – fotografie, disegni, verbali, rassegne stampa e progetti di comunicazione – con gli archivi della Fondazione Collegio San Carlo, valorizzando la memoria storica e la tradizione conviviale che accomunano due istituzioni profondamente radicate nel territorio. Durante la visita sarà possibile dialogare con un’Intelligenza Artificiale programmata per rispondere alle domande del pubblico sulla storia del Parmigiano Reggiano e sulle sue trasformazioni nel tempo. Il progetto sarà inoltre accompagnato, domenica 19 ottobre nella Sala dei Cardinali della Fondazione, dal talk “Dal casaro al creator. Narrare e custodire la tradizione culturale e gastronomica sui canali digitali”, seguito da una visita guidata e da una degustazione con Parmigiano Reggiano Experience e Aceto Balsamico Storico della Fondazione San Carlo. 

Le installazioni Iris e Resurrect dell’artista Paolo Cirio, presentate in collaborazione con Fondazione AGO – Modena Fabbriche Culturali, affrontano in modo complementare le questioni della sorveglianza, del controllo e dell’etica nell’uso delle tecnologie digitali. In Iris, Cirio compie una profanazione simbolica dei dispositivi di monitoraggio, immaginando “lenti a contatto” del futuro capaci di sovvertire l’asimmetria dei regimi visivi e restituire autonomia allo sguardo. In Resurrect, l’artista utilizza tecniche di deepfake e intelligenza artificiale per “resuscitare” quattro mercenari coinvolti nella crisi del Congo degli anni Sessanta, interrogando le implicazioni morali del furto d’identità e della manipolazione digitale della memoria. Le due opere, tra estetica e politica, pongono domande cruciali sulla responsabilità dell’uomo nell’era dell’algoritmo e sulla necessità di preservare una consapevolezza critica di fronte al potere delle tecnologie emergenti. 

Per concludere, Public Access Me dell’artista svedese Jonas Lund trasforma la Cappella antica del Collegio San Carlo in un esperimento di osservazione reciproca. Attraverso un livestreaming continuativo della propria navigazione online, Lund riflette sui concetti di privacy, visibilità e trasparenza, invitando il pubblico a interrogarsi sul significato di esporre se stessi nello spazio digitale. La sua ricerca, da sempre orientata all’analisi dei sistemi di rete e delle strutture di potere che regolano il mondo dell’arte e della comunicazione, mette in discussione i modelli di partecipazione e autorialità nella società iperconnessa contemporanea. 

Le mostre di Smart Life Festival 2025, in programma dal 16 al 19 ottobre, rappresentano così un’occasione unica per scoprire come l’arte e la cultura possano contribuire alla comprensione delle trasformazioni in atto, restituendo uno sguardo plurale e consapevole sulle nuove connessioni dell’umanità digitale. Tutte le esposizioni sono a ingresso libero fino a esaurimento posti. 

 

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Pubblicata da: Fondazione il 15-10-2025