MOSTRE, A SASSUOLO LE RICETTE STRAVAGANTI DI


Dalla faraona sotto piramide di sale alla trippa in lavatrice, dalle triglie al gas di scarico alla sogliola al ferro da stiro fino al toast formattato. Sono solo alcune delle stravaganti ricette scritte da Pierpaolo Cornieti e illustrate da alcuni dei maggiori disegnatori italiani come Bertoli, Fuzellier, Giandelli, Gozzini, Melani, Mulazzani, Negrin, Orecchia, Petrone, Rebori, Scandella, Scarabottolo, Toccafondo, Ventura e Viganò. Le immagini sono esposte al Palazzo ducale di Sassuolo dal 16 al 18 settembre dalle 9 alle 23 nella mostra “Cuochi fatui”, a cura dell’Associazione illustratori in occasione del quinto Festival filosofia. Sempre l’Associazione italiana illustratori propone sabato 17 settembre e domenica 18 dalle 16.30 alle 18.30 al Palazzo ducale un laboratorio dal titolo “Ipersensibili”, dove saranno realizzati ex-libris e donati al pubblico. Sabato 17 alle 17 al Palazzo ducale è in programma anche “Il profumo della pittura”, laboratorio che intreccia gli affreschi della Galleria di Bacco con odori ed essenze (prenotazione obbligatoria al numero 0536 1844716).
Una riflessione sull’opera d’arte come genere merceologico dalle qualità inesauribili viene invece proposta dalla mostra del bolognese Giampaolo Bertozzi e del ravennate Stefano Dal Monte Casoni allestita alla Galleria Paggeriarte di Sassuolo a cura della Galleria e del Comune e aperta venerdì 16 (alle 18.30 saranno presenti gli artisti), sabato 17 e domenica 18 dalle 10 alle 23.
Dopo aver partecipato negli anni Ottanta al recupero della tradizione italiana della maiolica, nel decennio successivo i due artisti hanno realizzato importanti lavori pubblici, tra i quali il percorso urbano con fontane e sculture del quartiere Tama di Tokyo, e sperimentato materiali diversi, dal metallo al vetro, adottando modalità comunicative più vicine al mondo dell’arte e del design. E’ così che ogni oggetto realizzato nello studio-laboratorio imolese di Bertozzi e Casoni viene catalogato con un numero d’inventario ed etichettato come “gadget pubblicitario”. Negli ultimi anni, l’indagine dei due artisti ruota attorno all’idea di opera d’arte come genere merceologico dalle qualità inesauribili, difficilmente identificabile e definibile esclusivamente all’interno del circuito dell’arte e dell’estetica.
La stazione ferroviaria per Modena ospita, infine, “I filosofi del mondo”, mostra fotografica dei protagonisti del Festival dello scorso anno, curata da Avenida in collaborazione con Centostazioni, Rfi e Atcm.

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Pubblicata da: Festival Filosofia il 12-09-2005