Renato Carpentieri

Attore, regista, drammaturgo


Napoletano, nato nel ‘43, regista, drammaturgo e attore, direttore artistico di Libera Scena Ensemble, ha svolto a Napoli attività di organizzazione e promozione culturale, teatrale, cinematografica per poi dedicarsi quasi interamente al teatro. Socio fondatore del Teatro dei Mutamenti, la Società Napoletana di Poesia. Debutta come attore nel 1976 in Serata futurista, regia R. Ferrante. Mette in scena decine di opere tra le quali risalta in particolare il filo rosso che lo lega a Diderot, da Il nipote di Rameau del 1978, a L’uccello bianco del 1988, fino a Jacques e il suo padrone del 1997. Dal 1995 è direttore artistico dello storico gruppo di ricerca napoletano Libera Scena Ensemble ed è membro del Comitato Artistico del Teatro Stabile di Napoli. Come attore ha lavorato in teatro per Neiwiller, Bacci, Fo, Martone, Dall’Aglio. Intensa anche la sua attività nel cinema, dove ha interpretato, fra gli altri, Porte aperte di Amelio, che gli ha meritato il premio Sacher 1990 come miglior attore non protagonista; Il portaborse di Luchetti; Morte di un matematico napoletano di Martone; Puerto Escondido di Salvatores, per cui ha vinto il Nastro d’Argento 1993 come miglior attore non protagonista; Fiorile dei fratelli Taviani; Caro Diario di Moretti; Il Consiglio d’Egitto di Greco, La vita degli altri di De Rinaldo, Asini di Michele Sordillo e La voce del sangue di Alessandro Di Robilant. Dal 1999 è uno dei protagonisti de La squadra, la più popolare serie televisiva di Raitre.