Privarsi del piacere

Nietzsche e l’ascetismo cristiano

Privarsi-del-piacere-per-sito

Luogo: Bologna

Anno: 2020

Pagine: 70

ISBN: 978-88-10-56793-7

Bentham vede nell’ascetismo un’aberrazione perchè ritiene che non si possa desiderare la sofferenza, ma solo il piacere. Schopenhauer lo considera invece come il solo mezzo per sfuggire alla sofferenza indotta dalla ricerca del piacere, mentre Nietzsche individua nell’ascetismo lo strumento inaspettato per trovare il piacere nella sofferenza.

In Umano, troppo umano (1878) e, in modo più elaborato e sistematico, un decennio dopo nella Genealogia della morale (1887), il filosofo tedesco pretende di pervenire a una valorizzazione post-cristiana dell’afflizione, a una nuova forma di ascesi il cui fine è cancellare in se stessi, dolorosamente, ogni traccia di ascetismo cristiano.

 

Bertrand Binoche è professore di Storia della filosofia moderna all’Université Paris 1 Panthéon-Sorbonne, dove collabora con il Centre d’Histoire des Philosophies Modernes. È membro del comitato editoriale della Publications de la Sorbonne e della rivista filosofica Trasformação dell’Universidade Estadual Paulista (Brasile). Ha dedicato i suoi studi alle teorie della filosofia della storia tra XVIII e XIX secolo e ai concetti di opinione pubblica, ideologia e progresso. Si è interessato inoltre alle grandi questioni poste dalla filosofia illuminista e alla nozione di genealogia in Nietzsche. È consulente per la pubblicazione delle Œuvres complètes di Diderot presso l’editore francese Hermann.

Collana

Indice

  • Introduzione
  • L’introduzione negativa del concetto di ascetismo: Jeremy Bentham
  • La promozione filosofica del concetto di ascetismo: Arthur Schopenhauer
  • La svalutazione dell’ascetismo: ritorno a Nietzsche
  • L’ascetismo contro l’ascetismo: ancora Nietzsche
 

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