Dizionario degli studi culturali


Questo dizionario non si presenta solo come un “catalogo” delle tradizioni che concorrono alla definizione degli studi culturali, perché esso aspira piuttosto a tracciarne una mappa, una cartografia provvisoria, nella consapevolezza della necessità di non sclerotizzarsi, ma di mantenersi il più possibile mobile, essendo in divenire gli stessi confini che definiscono il concetto di cultura, la sua storia e la sua teoria. Risulta pertanto insufficiente riferirsi solamente ai cultural studies di matrice anglosassone per comprendere la complessità degli studi culturali. In questo dizionario si trovano infatti riunite tutte quelle tradizioni che dipartono dalla tradizione anglosassone (con le loro derivazioni post-coloniali), ma anche quelle che si richiamano alle Kulturwissenschaften e, più in generale, a tutti gli sviluppi europei ed extraeuropei di tradizioni interpretative della cultura: «L’originalità di questo dizionario […] sta proprio nell’aver tentato, da un lato, un allargamento del “canone” implicito degli studi culturali, superando l’egemonia dell’area anglo-americana, dall’altro nel ricondurre a unità, sia pure transnazionale e transculturale, approcci e metodologie che sembrano ispirate da principi a volte troppo differenti quando non antitetici» (p. 9). Ecco dunque il passaggio dall’antropologia filosofica all’archeologia del sapere, dal multiculturalismo alla storia dei concetti e alle teorie della corporeità, per giungere a tracciare alcuni confini di una «scienza che non ha nome», scienza che non può tuttavia esimersi dal tentare di costruire o almeno di approssimare il proprio oggetto di studio. Sebbene sia difficile determinare i “nuovi oggetti” costruiti e interpretati dagli studi culturali, è importante rilevare che, per occuparsene, gli imperativi sono quelli di stabilirne costantemente e interminabilmente i territori d’azione, e di definire il più precisamente possibile il proprio metodo d’indagine, non dimenticando la consustanzialità che sussiste tra il metodo e l’oggetto indagato. Si danno infatti studi culturali là dove si paragonano culture: ecco quindi che i lemmi del dizionario possono organizzarsi secondo quelle componenti che orientano, reggono, determinano e trasformano il sistema delle tradizioni culturali, le cosiddette dominanti (tra cui la dominante linguistico-istituzionale, la mitico-psichica, la politico-antropologica, la storico-concettuale, la storico-sociale). Lo scopo è quello di non abbandonare la problematizzazione dell’intera tradizione culturale (sempre più frammentata in studi specialistici) e di recuperarne le radici proprie dello spirito degli studi umanistici.

Dati aggiuntivi

Autore
  • Michele Cometa

    Professore di Storia comparata delle culture - Università di Palermo

Anno pubblicazione 2004
Recensito da
Anno recensione 2004
Comune Roma
Pagine 571
Editore