I Papi e l'anno santo


Il volume presenta un’avvincente e intensa cavalcata attraverso i secoli, alla scoperta della nascita e dello sviluppo dell’istituto giubilare. Un lavoro che abbraccia sette secoli di storia e che si spinge fino al presente, nel momento in cui è ancora in corso il Giubileo straordinario della misericordia indetto da Papa Francesco. La storia dei giubilei comincia con un moto spontaneo di pellegrini verso Roma e si intreccia con le vicende politiche, sociali ed economiche che coinvolgono l’Europa del Basso Medioevo: dalla competizione fra le monarchie del continente alla cattività avignonese, dalle jacqueries contadine all’esplosione della peste nera. In questa situazione difficile, il primo Giubileo della storia della cristianità, nel 1300, fu il trionfo dell’autorità papale di Bonifacio VIII, del suo programma ierocratico e della sua prerogativa unica di concedere l’indulgenza plenaria, ovvero il perdono di tutti i peccati e la remissione della pena da espiare dopo la morte a quanti si fossero pentiti e confessati delle proprie colpe recandosi in pellegrinaggio presso le basiliche apostoliche a Roma.
La scadenza per le celebrazioni di un Giubileo si dimezza da 100 a 50 anni nel 1343 e da 50 a 25 anni nel 1625. Nonostante le turbolente vicende che segnarono il periodo della Riforma e della Controriforma, i giubilei a cavallo fra Cinquecento e Seicento ebbero un successo impressionante con centinaia di migliaia di pellegrini accorsi nella città eterna nell’epoca del Bernini e del Borromini. La pace di Westfalia, il trattato di Aquisgrana e infine la Rivoluzione francese riducono l’influenza politica della Chiesa e pongono fine all’alleanza fra trono e altare. Il Giubileo del 1800 non viene dunque celebrato (così come quello del 1850), ma in mezzo si svolge l’effimero Giubileo della Restaurazione. Successivamente si giunge all’epoca degli Stati-nazione e dell’autodeterminazione dei popoli che, con il crollo dello Stato pontificio, segna la fine del millenario potere temporale dei papi. Negli anni successivi si celebreranno quattro giubilei, di cui 3 straordinari sotto Leone XIII, che mira a una restaurazione della cristianità universale, in opposizione alle ideologie anticristiane che dominavano l’epoca.
Dopo la Seconda guerra mondiale i giubilei, fino al 1989, risentono del clima della Guerra fredda e riflettono la posizione anticomunista assunta dalla Santa Sede: l’elezione di Giovanni Paolo II ne è la dimostrazione più notevole. Tuttavia, dopo il crollo dei regimi comunisti le critiche del Pontefice si spostano sugli eccessi del capitalismo, che determinano un ritorno alla religione sancito dall’enorme affluenza per il Giubileo del 2000. Con un metodo rigorosamente cronologico che parte dal Medioevo e giunge fino all’attualità, Rusconi illustra, per studiosi e semplici appassionati, gli elementi di continuità e discontinuità che hanno caratterizzato la storia del Giubileo, un istituto con antiche radici ma attuale e reattivo, testimone di una religione calata nella storia.

Dati aggiuntivi

Autore
  • Roberto Rusconi

    Professore di Storia del cristianesimo - Università di Roma Tre

Anno pubblicazione 2015
Recensito da
Anno recensione 2015
ISBN 978-88-372-2927-6
Comune Roma
Pagine 140
Editore