Il sacrificio


In questo studio Grottanelli affronta il tema del sacrificio secondo una duplice prospettiva: da una parte egli opera una rassegna critica delle principali linee interpretative sull’argomento, dall’altra si misura con testimonianze desunte soprattutto dall’esperienza greca, biblica e vedica. Cercando di definire le linee generali della nozione di sacrificio, l’autore ne isola alcuni aspetti particolarmente rilevanti, come ad esempio complessi vincoli di reciprocità che si instaurano tra dimensione umana ed extraumana o la centralità assunta dall’uccisione della vittima sacrificale, associata al problema dello spargimento di sangue. Il rito sacrificale pone infatti la questione della legittimità dell’uccisione di un essere vivente; l’immolazione viene disciplinata (in particolare il superamento del sacrificio umano), circoscritta a precise circostanze delimitate e soprattutto inserita in un ritmo cosmologico di cui ciascun sacrificio convalida il valore cosmogonico primordiale. La valenza ontologico-sanguinaria della dimensione sacrificale è del resto un tratto frequentemente analizzato dagli interpreti, insieme alla discontinuità con i rituali di caccia, al legame con l’alimentazione umana e all’associazione tra elemento di privazione e speranza di ricompensa. Il carattere cosmico del sacrificio emerge anche dalle diverse modalità di spartizione della vittima immolata: le parti contenenti il principio vitale non spettano agli uomini, che invece si dividono le carni secondo precise gerarchie sociali. Il momento del consumo, seppure ridimensionato dall’autore, resta determinante e contribuisce all’intelligenza dei diversi divieti alimentari e alla valutazione della portata economica di alcune pratiche sacrificali, legate al commercio delle carni. L’autore mette anche in luce un processo generale di trasformazione del sacrificio nelle varie religioni, prestando particolare attenzione all’area mediterranea e al forte elemento di frattura costituito, all’interno di essa, dal cristianesimo. Lo studio si chiude con una presentazione delle teche sacrificali del Novecento, con particolare riferimento alla Shoah e ai tentativi, assai diversi per ragione e scopo, di fornire un senso generale, fuori dalla storia, al genocidio ebraico.

Dati aggiuntivi

Autore
Anno pubblicazione 1999
Recensito da
  • Andrea Taddei

    Professore di Lingua e letteratura greca – Università di Pisa

Anno recensione 2000
Comune Roma-Bari
Pagine 140
Editore