La Città europea dal XV al XX secolo

Origini sviluppo e crisi della civiltà urbana in età moderna e contemporanea


L”autore, oltre a insegnare storia dell”architettura all”Università Federico II di Napoli, dirige il progetto sull’”iconografia della città europea” alla Maison des Sciences de l”Homme a Parigi. Questo libro é una raccolta di saggi e conferenze già pubblicati in volumi collettanei, cataloghi o riviste. Nel suo insieme contempla un arco storico che appunto procede dal Rinascimento (cfr. Ideologia e immagine della città nel Rinascimento cap. I) al nostro secolo (cfr. La ricostruzione della città europea dopo la grande guerra e Milano 2000 una tela da ricucire). Procede cioè da un periodo molto importante per la cultura urbana, il Rinascimento, in cui nasce una nuova sensibilità dello spazio. Emblematico a questo riguardo è uno scritto di Leonardo Bruni, il Laudatio florentinae urbis (1403), che fornisce della città una descrizione non solo celebrativa, come era nello spirito medievale, ma soprattutto topografica: Firenze non è trasformata in un limbo di sostantivi, ma è un manufatto, uno spazio urbano. Sempre nell”ambito dei testi descrittivi legati alla nuova sensibilità, rilevante è il Liber Chronicarum (1493) di Hartmann Schedel che fonda la sua ragion d”essere sul repertorio visivo. Ma è dal 1452 che viene istituzionalizzata la ricerca e la trasformazione dell”organismo urbano, con il completamento del trattato di Leon Battista Alberti De re aedificatoria, denso repertorio di precetti e regole riguardanti l”organizzazione civile e l”architettura della città e definitiva sublimazione del medioevo, attraverso Vitruvio e i principi di firmitas, utilitas, venustas. Qui De Seta afferma quanto sia incongruo riconoscere nel trattato albertiano la ricerca di una città ideale, tutto è permeato di concretezza e senso storico e il perseguimento dell”armonia si traduce nella ripsta ad esigenze squisitamente funzionali. Dalla città barocca alla originalità di Carlo Cattaneo, dalla Ideologia della città nella cultura premarxista a l”Idea di regione, De Seta percorre il vastissimo settore tematico scelto per giungere a presentare un quadro delle problematiche del novecento. Agli inizi di questo secolo in tutta Europa, l’interesse nei confronti della città conosce un notevole incremento che conduce a revisioni sia a livello legislativo, che consentono mutamenti talvolta radicali dei piani regolatori, sia a livello della ricerca architettonica e urbanistica. I tempi sono quelli dell”esplosione delle avanguardie artistiche e della ricerca di alleanze con l”avanguardia politica.

Dati aggiuntivi

Autore
Anno pubblicazione 1996
Recensito da
Anno recensione 1996
Comune Milano
Pagine 456
Editore