La piramide rovesciata

Il modello dell''oasi per il pianeta terra


L”autore, architetto e urbanista, ha pubblicato tra le altre cose, Sahara, giardino sconosciuto (1988); e Giardini di pietra. I sassi di Matera e la civiltà Mediterranea, opera che ha motivato l”iscrizione dei sassi nel Patrimonio Mondiale dell”Umanità. Inoltre è consulente dell”Unesco per le zone aride, la civiltà islamica e gli ecosistemi in pericolo. Ultimamente, in particolare, è impegnato nella salvaguardia dei territori oasiani di San”a e Shimban nello Yemen e di Petra in Giordania, impegno da cui provengono gli studi contenuti in questa sua ultima pubblicazione. Laureano dispiega la sua analisi dei sistemi oasiani connettendo tra di loro una prospettiva urbanistica – adeguata ad analizzare un sistema urbano tradizionale che è capillarmente intrecciato alle regole e ai ritmi della natura – una decisa sensibilità antropologica e l”adozione di modelli sistemici. In questo viaggio l”autore parla del sistema oasiano sia in relazione alla sua struttura (empirica e simbolica) e alle dinamiche di funzionamento che ne garantiscono la sopravvivenza, sia come una realtà archeologica bisognosa di salvaguardia e protezione alla stregua di un centro storico o un”opera d”arte. Le oasi, il cui etimo egizio (da cui deriva il greco oasis) significa “spazio custodito di una vita biologica preziosa” sono particolari microcosmi prodotti dalla mano dell”uomo, la cui sussistenza è garantita da un”insieme di fattori spirituali, conoscitivo-materiali, architettonici, che la cultura occidentale è abituata a mantenere separati. Lo spazio diventa così un “palisensesto denso e saturo di significati”, un impero di segni presenti ovunque “raffigurati in ogni prodotto artigianale (…) iscritti sul corpo stesso degli individui” in grado così di sostenere la vita quotidiana e la comunicazione. Per questi motivi le oasi, oltre a realtà minacciate d” essere sopraffatte dalla industrializzazione e dall”ignoranza umana (come di fatto è accaduto in troppi luoghi con riscontri molto discutibili sul piano economico e sociale), risultano un modello per pensare in termini di co-evoluzione lo spazio e la sua abitabilità, il rapporto tecnologia e natura, o in altre parole il rapporto fra il sottosistema essere umano e il sistema che lo contiene, l”ambiente. In tal modo le riflessioni di Laureano oscillano tra l”oasi individuata nella sua realtà empirica e l”oasi intesa nel contempo come un “paradigma” e una metafora con cui fare fronte alle sfide che nel presente riguardano la definizione dei sistemi viventi (autopoietici) e la loro interazione con la megamacchina .

Dati aggiuntivi

Autore
Anno pubblicazione 1995
Recensito da
Anno recensione 1996
Comune Torino
Pagine 311
Editore