L'uomo nascente


L”autore, poeta e saggista romano, è direttore del mensile di cultura New Age “Olis” e conduce da diversi anni trasmissioni radiofoniche di dialogo col pubblico; dal 1985, inoltre, dirige i seminari poetici e filosofici del “Centro Internazionale Eugenio Montale” di Roma. Questo suo ultimo volume raccoglie appunto i testi relativi ad uno degli ultimi seminari del Centro, conservati consapevolmente in uno stile alquanto prossimo al parlato, il che permette di recepire adeguatamente la partecipazione emotiva ed esperienziale dello stesso Guzzi ai temi affrontati. Che riguardano ﷓ per utilizzare le sue parole chiave preferite ﷓ il fatto che il secondo millennio dell”era cristiana si starebbe chiudendo in un clima generale di confusione e smarrimento: eppure, paradossalmente, sarebbe proprio questo il tempo propizio per far crescere le prime cellule di un”umanità rinnovata. Da un simile punto di vista il nostro secolo può essere considerato la “stagione all’inferno” dell”intera civiltà occidentale, che ha avuto il compito di rimuovere “l’inconscio bestiale di un mondo troppo unilateralmente razionalizzato”; il tempo opportuno, cioè, a partire dal quale è possibile finalmente ricominciare, purificare le nostre “parti oscure” e assumerne la potenza vitale. In che modo? Guzzi suggerisce di attingere a piene mani a quelle fonti spirituali che per prime avvertirono i sentori della fine della modernità insieme all”inizio di una nuova era: passando in rassegna, così, svariati autori che vanno da Holderlin a Rimbaud, da Rilke a Campana, da Trakl a Celan a Luzi, e offrendone riletture particolarmente acute e originali. “In loro ﷓ egli scrive ﷓ emerge con forza infantile una nuova esperienza del pensiero, irrompe uno sguardo capace di rendere trasparente e di dilatare l”orizzonte della nostra vista, filtra nelle loro lingue mortali un linguaggio che manifesta una propria autonomia un”energia vulcanica di annuncio e di rivelazione”. Demistificando ogni scorciatoia “a basso prezzo”, dal pragmatismo assoluto al fondamentalismo aggressivo e nevrotico, sottolinea la necessità di porsi all”ascolto di questo “Secondo appello” (dopo il Primo, che vide protagonista il Cristo storico), a partire dal quale prenderà corpo “l’uomo nascente”, frutto dell”inaudita “coniugazione sponsale” tra lo Spirito e l”anima antropocosmica. Libro appassionato e suggestivo, a conti fatti rappresenta un tentativo serio e non banale di intercettare sincretisticamente le istanze più profonde di quanto la sociologia religiosa ha definito “risveglio religioso” e “diaspora del sacro”, per intrecciarlo con alcuni filoni del cristianesimo moderno, basti pensare all”evoluzionismo cristologico di un Teilhard de Chardin o alla riflessione di Ernesto Balducci sull’avvento dell”‘uomo planetario’.

Dati aggiuntivi

Autore
Anno pubblicazione 1997
Recensito da
  • Brunetto Salvarani

    Professore di Missiologia e Teologia del dialogo - Facoltà Teologica dell'Emilia Romagna, Bologna

Anno recensione 1997
Comune Como
Pagine 239
Editore