Sociologie del tempo. Soggetti e tempo nella società dell'accelerazione


La relazione degli individui con il tempo è oggi in costante trasformazione, così come attraverso essa muta, spesso in maniera inconsapevole, il modo specifico di ogni soggetto di costruire la propria esperienza. Fin dalle analisi di Durkheim, il tempo può essere considerato come una vera e propria istituzione sociale (oltre che religiosa e politica): Carmen Leccardi mette in risalto come attraverso una riflessione in chiave temporale anche gli individui e la società appaiano in modo unitario, fuori da ogni dualismo. Il tempo offre dunque la possibilità di «pensare globalmente» individui e società, permettendo di costruire una dettagliata mappa sociologico-analitica degli usi e dei costumi propri della nostra epoca. La prospettiva di analisi che viene affrontata nell’opera è duplice: da un lato, l’Autrice analizza le culture temporali del nuovo millennio, segnate da una forte accelerazione dei ritmi sociali capace di erodere le possibilità individuali di controllo. Considerata la crescente centralità del tempo del mercato nella vita sociale e la fame di velocità che lo caratterizza, si disegna anche «una nuova mappa delle disuguaglianze, fondata sulla capacità di dominio di chi è in grado di agire più velocemente, di risultare più fulmineo, e insieme di muoversi in modo agile nello spazio, di dis-locarsi, di liberarsi dai legami con i luoghi» (p. 31). Dall’altro lato, in questo lavoro vengono esplorate le "pratiche temporali", cioè tutte le «rivendicazioni che i soggetti esprimono e le negoziazioni che mettono in atto per ricercare in questo contesto forme efficaci di "signoria sul tempo"» (p. VI). L’accelerazione dei ritmi sociali è innanzitutto una strategia economica di primaria importanza che arriva a produrre, nel quotidiano, un diffuso culto dell’urgenza, a sua volta capace di erodere le possibilità di controllo da parte degli individui, costantemente costretti a misurarsi con l’incertezza e l’ingovernabilità del futuro. L’analisi proposta da Leccardi non si limita a denunciare le conseguenze di questa temporalità accelerata sulla vita dei soggetti, ma porta alla luce anche le strategie di risposta (le «biografie dei "tempi plurali"»), proprie della volontà di soggetti collettivi (quali, ad esempio, i giovani o il movimento delle donne), volte ad individuare le modalità più adeguate per coniugare tempo soggettivo e tempo sociale, durata singolare interiore e tempo cronologico. Tramite queste esperienze è allora possibile assumersi consapevolmente l’onere di elaborare la condizione di incertezza in cui ci si trova a vivere trasformandola in risorsa per l’azione. In questo modo è inoltre possibile parlare di una «dimensione plurale del tempo biografico» (p. 123). Afferma Leccardi: «Si tratta di costruzioni temporali ancora fragili e scarsamente visibili sul piano societario. Attrezzarsi anzitutto per comprenderle è uno degli intenti di questo libro, e può costituire il passo preliminare per preservarle e sostenerle» (p. X).

Dati aggiuntivi

Autore
Anno pubblicazione 2009
Recensito da
Anno recensione 2011
ISBN 9788842088394
Comune Roma-Bari
Pagine X + 155
Editore