Gli inizi della filosofia: in Grecia


Il volume di Maria Michela Sassi si propone di tornare a riflettere sulla cosiddetta «età dei presocratici», una categoria nata alla fine del Settecento per definire l’insieme dei pensatori greci che avevano preceduto l’insegnamento di Socrate, ma ampiamente criticata negli ultimi decenni sulla scia di un marcato anti-storicismo, diffusosi anche fra le discipline della scienza dell’antichità. La delimitazione di due epoche distinte all’interno della ricerca filosofica, di cui la figura di Socrate rappresenta la cesura imprescindibile, risulta già attestata, nel IV secolo a.C., nel famoso libro I della Metafisica di Aristotele, all’interno del quale si afferma l’irriducibile diversità tra le ricerche «sulla natura» e una forma di indagine più compiuta, inaugurata da Socrate. Questa visione, diffusasi nell’epoca ellenistica e romana, si è poi definitivamente imposta nella storiografia moderna e contemporanea, a partire dagli studi e dalle interpretazioni di Hegel e Zeller. Nonostante la notevole problematicità di questa costruzione, rilevata da numerosi studi recenti che hanno messo in discussione la legittimità di entrambi i termini dell’espressione “filosofia presocratica”, Sassi «vuole offrire una perorazione in favore della rilevanza filosofica di una parte della vasta e variegata “impresa intellettuale” che ha luogo nell’età che precede Socrate». Il libro si incentra sulle ampie e complesse tematiche che rappresentano gli aspetti più delicati e interessanti nella discussione sulle origini della filosofia in Grecia: dagli apporti delle culture orientali al rapporto – che non deve essere letto come mera contrapposizione – tra mythos e logos, dall’analisi accurata dei modelli cosmogonici al ruolo ricoperto dall’introduzione della scrittura nella cultura greca dell’età arcaica. All’interno di queste sezioni, la studiosa legge e interpreta anche le figure più rappresentative di quest’epoca, confrontando gli autori che tradizionalmente sono stati legati alla categoria dei «presocratici» (Talete, Anassimene, Anassimandro, Senofane, Pitagora, Eraclito, Parmenide, Empedocle) all’attività di altre personalità intellettuali, come Esiodo, che apparentemente sembrano estranee a questo contesto. Il lavoro di Maria Michela Sassi è tutto teso a mettere in evidenza la complessità e la varietà con cui è necessario confrontarsi nel momento in cui ci troviamo dinanzi a questi pensatori: gli ambiti di interesse, i luoghi in cui operarono, le relazioni con la polis e con la religione ufficiale, l’influenza di altre culture si rivelano, infatti, assai più articolati e di più difficile sistematizzazione di quanto gran parte della successiva storiografia, a partire dallo stesso Aristotele, abbia voluto riconoscere.

Dati aggiuntivi

Autore
Anno pubblicazione 2009
Recensito da
Anno recensione 2009
ISBN 9788833919744
Comune Torino
Pagine 307
Editore