Globalismo e antiglobalismo


Questo libro si articola in cinque capitoli, dedicati rispettivamente alla definizione del fenomeno della globalizzazione dal punto di vista concettuale e tipologico, al rapporto fra Stato e Nazione, ai problemi culturali dell’identità nazionale, ai fenomeni propriamente economici della globalizzazione, alle relazioni internazionali. Il punto centrale consiste nella tesi volta a dimostrare la debolezza della teoria della globalizzazione intesa come cambiamento radicale dello scenario storico e sociale. Il punto di vista degli autori tende invece a rappresentare i processi sociali del mondo attuale come un’amplificazione della modernizzazione avviata nell’Ottocento, tradizionalmente rappresentata come un processo di industrializzazione, di erezione di un mercato moderno e della presenza dello stato di diritto accompagnato dal welfare state. Fra gli argomenti empirici forti di questa interpretazione vi è il tentativo di provare che siamo in presenza dell’acuirsi del divario Nord-Sud del mondo in chiave imperialista, oppure la negazione della caduta della sovranità nazionale. Held e McGrew sostengono, tuttavia, che non è possibile negare che sia in atto il processo reale di affermazione di un mondo politico, sociale e culturale che muta in profondità le strutture prodotte dal processo storico della modernità in occidente. Secondo gli autori la realtà della globalizzazione non è cioè comprensibile ed analizzabile efficacemente qualora la si interpreti solo dentro un processo le cui articolazioni continuano nel presente il contesto storico dell’Otto-Novecento. Fra le molte tesi empiriche argomentate nel testo a sostegno di questa necessità vi è il tema della governance. A più riprese Held e McGrew mostrano che è una realtà l’esistenza di istituzioni multiple e stratificate sia all’interno degli stati che in sede transnazionale. Questo fenomeno è di un’importanza tale che non può non incidere in modo rilevante sulla sovranità nazionale e sulle funzioni sociali degli stati, non più in grado di proporre da soli beni e servizi pubblici ai cittadini. A sostenere questo discorso è già sufficiente la comparazione con la realtà dell’Unione Europea, nonché il fatto che la insorgenza di fenomeni culturali etnico-identitari oggi non è più riconducibile esclusivamente alle comunità territoriali da definirsi politicamente nello Stato-nazione.

Dati aggiuntivi

Autore
Anno pubblicazione 2001
Recensito da
Anno recensione 2002
Comune Bologna
Pagine 122
Editore