La conoscenza personale


L”essere personale è il fenomeno che occupa le meditazioni svolte da Roberta De Monticelli, nelle quali rivendica l”autonomia e la priorità della filosofia fenomenologica. L”analisi fenomenologica non è una semplice analisi concettuale, perché non può prescindere dalla rievocazione del modo in cui si svolge l’incontro con le cose: fare fenomenologia è anzitutto lasciarsi guidare oltre le apparenze delle cose per “andare alle cose stesse”, sottolineando la preminenza dell”aspetto oggettivo del principio di fedeltà. Tra i compiti che si assume l”autrice vi è quello di abbozzare il programma dell”epistemologia intorno al problema della conoscenza personale, che la filosofia contemporanea non è ancora riuscita a produrre. La fenomenologia infatti nasce nel cuore di un”assenza, di una lacuna che è forse l”eredità stessa della filosofia moderna. Nessuna cultura ha vissuto uno scarto così incolmabile fra ciò che viviamo, ciò che diciamo di noi stessi nel linguaggio di tutti i giorni e ciò che pensiamo nei linguaggi ufficiali delle riflessioni teoriche. Constatare uno scarto fra l”esperibile e il pensabile a proposito di noi stessi è cosa diversa dal lamento nostalgico sulla morte dell”anima. La filosofia di questo secolo ha dibattuto, ma non ha mai veramente risolto il problema di come pensare la soggettività in quanto parte della realtà; inoltre non ha quasi visto il problema dell”individualità essenziale. Forse perché, più superficiale dell”individualità che vi si nasconde sotto, la soggettività è anche di gran lunga più visibile. “L”essenza” della soggettività della realtà personale è uno dei motivi fondamentali delle meditazioni svolte nel volume. L”individualità essenziale delle persone, il loro volto unigenetico, è il modo della loro trascendenza; è la maniera che hanno di non apparire come gli individui che sono. Se voglio conoscere una persona in quanto individuo, scrive l”autrice, mi devo impegnare in un”esplorazione di tipo nuovo, in quella conoscenza personale che mi permette di cogliere la sua individualità, nascosta e segreta. La conoscenza dell’essenziale, per quanto riguarda una persona, è quella dell”individuale e soltanto gli individui in senso essenziale si prestano a un incontro. Gli altri, al massimo, si trovano, o in essi ci si imbatte. Per la maggior parte del tempo viviamo senza alcun rapporto con l”individualità (viviamo invece nell”immaginazione e nel ricordo), ma c”è anche una “datità eidetica”, intuitiva di quello specifico che può divenire esso stesso oggetto di un vedere che è anche un tipo di incontro, dunque un tipo di “esperienza originalmente offerente”.

Dati aggiuntivi

Autore
  • Roberta de Monticelli

    Professoressa di Filosofia della persona - Università Vita-Salute San Raffaele di Milano

Anno pubblicazione 1998
Recensito da
Anno recensione 1999
Comune Milano
Pagine 202
Editore