Sacro e secolare


Il volume analizza il resoconto dell'istituto internazionale di ricerca World Values Survey sui cambiamenti sociali, culturali e politici a livello mondiale. Su questa base propone una teoria della secolarizzazione fondata sul concetto di "sicurezza esistenziale" percepita dagli individui: la religione è sistematicamente legata al livello di modernizzazione sociale, sicurezza umana e disuguaglianza economica. In base a questi elementi, sostengono gli autori, crescere in società poco sicure incrementa il valore attribuito alla religione, mentre in condizioni di vita più sicure avviene il contrario: per questo motivo la "domanda di spiritualità" è tutt'altro che costante. È poi importante individuare la cultura religiosa prevalente in ogni paese, perché i valori e le fedi principali esercitano il loro influsso sulle rispettive società attraverso i principali canali di trasmissione culturale e di socializzazione, indipendentemente dalla misura in cui gli individui partecipano attivamente alla religione. Le società ricche – i cui tassi di fecondità sono crollati – stanno diventando sempre più secolari, mentre il mondo nel suo complesso sta conoscendo un aumento della religiosità, perché le società meno industrializzate hanno una  rapida crescita demografica. Contemporaneamente si evidenzia un divario crescente nei sistemi di valori tra paesi ricchi e paesi poveri, il che rende le differenze religiose sempre più importanti. Gli autori presentano due eccezioni: gli Stati Uniti (religiosamente pluralisti) e l'Irlanda (cattolica), che rimangono più religiose rispetto alle altre società occidentali. Ciò si spiega con le condizioni di disuguaglianza socioeconomica: in particolare negli Stati Uniti vi sono sacche di povertà persistente, con alti livelli di insicurezza a fronte di una rete di sicurezza sociale e di servizi pubblici meno estesa. In base al livello di sviluppo economico e ad altri indicatori di sviluppo umano è possibile prevedere con una certa precisione il grado di importanza  che gli abitanti di una società danno alla religione nelle loro idee e nei loro comportamenti. Le variabili esplicative cruciali sono quelle che distinguono tra società vulnerabili e società in cui la sopravvivenza è garantita. Accanto a questi elementi di indagine gli autori rileggono la teoria del "mercato delle religioni", secondo la quale la partecipazione religiosa cresce in presenza di un maggiore pluralismo religioso e di una minore regolazione statale delle istituzioni religiose. Norris e Inglehart affermano invece che in numerose società povere, dove la religione è socialmente centrale, i detentori di un potere autoritario hanno un interesse diretto a promuovere e controllare le istituzioni religiose, al fine di mantenere il proprio potere e la propria legittimità.

Dati aggiuntivi

Autore
Anno pubblicazione 2007
Recensito da
Anno recensione 2008
ISBN 9788815119414
Comune Bologna
Pagine 380
Editore