Guarigioni di fede

Il riconoscimento ecclesiastico del miracolo

  • martedì 21 Novembre 2000 - 17,30
Centro Studi Religiosi

Il miracolo si presenta nelle fonti con i caratteri di un evento, i cui protagonisti, autore e pubblico, vivono, ricordano, ascoltano un’esperienza “reale”. […] Il miracolo non può quindi più essere una sorta di “fattore di inquinamento” dell’intera testimonianza, all’interno della quale viene narrato -una posizione in cui hanno finito per coincidere le insofferenze della storiografia laica e gli imbarazzi di quella cattolica -, ma deve recuperare la sua identità di “evento” storico […].

Il riconoscimento ecclesiastico del miracolo, maturato nei suoi aspetti formali nel corso dell’età moderna, evidenzia con maggiore forza di quanto non facciano testi pur eloquenti, come quelli di Agostino, […] il problema della varietà delle interpretazioni di un evento. Infatti è del tutto evidente che ciò che viene scartato come dubbio dal punto di vista medico e teologico, può rimanere salda-mente ancorato alla dimensione soprannaturale per il malato guarito e per il suo entourage […].

La dicotomia fra natura e sopranatura è nella realtà storica una costruzione ideologica più che una consapevolezza omogeneamente e compattamente diffusa. Di qui discende una straordinaria varietà nella percezione dell'”intensità” o, meglio, della “gradazione” di “soprannaturale” riconosciuto in un evento. Di piccoli e grandi miracoli parlano spesso le fonti: miracoli quotidiani, applicati alle cose più semplici, fino ai grandi miracoli legati, ad esempio, all’esperienza mistica. Ma la dimensione del miracolo non può che essere rapportata all’esperienza dei protagonisti dell’evento, sia esso l’artefice -il santo stesso -o il suo beneficiario, e al pubblico dei testimoni. Ogni momento della nostra vita può caricarsi per noi di valenze extrasensibili o di significati simbolici, come provano le tante tentazioni irrazionaliste della nostra cultura, pur teoricamente laicizzata.
(da S. Boesch Gajano, Santità e miracolo: un rapporto tormentato, in Il santo patrono e la città, a cura di G. Fiume, Venezia 2000, pp. 370-71).

Riferimenti Bibliografici


- M. Bloch, I re taumaturghi, Torino 1989.*
- S. Boesch Gajano, M. Modica (a cura di), Miracoli, Roma 1999.*
- C. Frugoni, Francesco e l'invenzione della stimmate, Torino 1993.*
- J. Le Goff, Il meraviglioso e il quotidiano nell'Occidente medievale, Roma-Bari 1983.*

(*) I titoli contrassegnati con l'asterisco sono disponibili, o in corso di acquisizione, per la consultazione e il prestito presso la Biblioteca della Fondazione Collegio San Carlo (lun.-ven. 9-19)

Presso la sede della Biblioteca, dopo una settimana dalla data della conferenza, è possibile ascoltarne la registrazione.

Altre conferenze del ciclo

Torna all'archivio conferenze