Storia del potere politico in Europa


La sintesi storiografica di Reinhard trae origine dal presupposto esplicito secondo cui solo in Occidente le relazioni politiche si sono rappresentate attraverso il processo di formazione della sfera dello Stato. Con questa tesi di fondo Reinhard si appropria indubbiamente del tema weberiano del processo storico e sociale dell’unicità dello Stato come detentore del monopolio legale della violenza su di un territorio nazionale delimitato attraverso l’erezione di istituzioni tipiche di comunità politiche che si fanno nazioni grazie all’identità dei costumi sociali e linguistici. La discussione si erge dunque su di una storia delle istituzioni come significativa della globalità della vita sociale che si è potuta rispecchiare ed esprimere nella realtà europea tra la fine del XVII secolo e la fine degli anni Sessanta del Novecento. Dopo un panorama introduttivo che tocca il Medioevo (per ciò che concerne la dialettica fra le monarchie e i poteri locali), la scansione del testo è articolata sui temi della costruzione del dominio e della formazione delle istituzioni, in un excursus tematico che riguarda il conflitto del potere segmentato fra le monarchie, le repubbliche, i poteri locali, la chiesa e l’apparato della giustizia. Una larga parte degli argomenti tocca le sfere socio-politiche di funzionamento del potere nelle istituzioni, dal fisco all’esercito, fino alla politica culturale. Questa sintesi si conclude con la discussione dello sviluppo della liberaldemocrazia verso lo Stato-Nazione e lo Stato sociale, così come sulle realtà novecentesche degli Stati del totalitarismo e della mobilitazione delle masse. Da notare soprattutto la polemica metodologica antimaterialistica dell’autore: infatti una metodologia interessata a spiegare i processi storico-sociali con l’uso esclusivo delle categorie dell’economia e del potere come potenza non è in grado di costruire un’approssimazione efficace alla realtà, che è determinata soprattutto dalle rappresentazioni culturali. Rispetto all’ispirazione interpretativa di ascendenza weberiana, vi è da segnalare, però, la consapevolezza dell’autore secondo cui la globalizzazione cambia radicalmente la condizione della storia politica occidentale. Alla consapevolezza di uno scenario contemporaneo che impone di voltare pagina, e che egli pone a partire dagli anni Settanta del Novecento, Reinhard dedica l’ultima parte del libro, significativamente intitolata Crisi e trasformazione, nella quale appare evidente l’impossibilità di contestualizzare la storia contemporanea nel lungo periodo tra Settecento e Novecento.

Dati aggiuntivi

Autore
  • Wolfgang Reinhard

    Professore emerito di Storia moderna - Albert-Ludwigs-Universität Freiburg

Anno pubblicazione 2001
Recensito da
Anno recensione 2002
Comune Bologna
Pagine XIV + 800
Editore