La poesia lirica in questione

Da Goethe a Saffo

  • Claude Calame

    Directeur d’études - École des Hautes Études en Sciences Sociales, Paris

  • martedì 22 Maggio 2007 - 17.30
Scuola Alti Studi

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Nell’antica Grecia l’amore è essenzialmente eros, una forza che questo termine tende a oggettivare, una potenza di tale autonomia che una maiuscola può nel nostro alfabeto designarne il carattere divino. Amore come divinità antropomorfa? Un invito, questo, a considerarlo come attore semiotico, con propri attributi e modalità d’azione nelle potenze che mette in gioco, in relazione ai beneficiari della sua azione ed al tessuto di rapporti sociali nei quali li coinvolge; in relazione inoltre con i ruoli sessuali che egli eventualmente istituisce nel contrasto e nei conflitti. Questa indagine dei dispositivi sociali costruiti da Eros riguarderà in primo luogo le loro manifestazioni letterarie, in sincronia; l’immagine così tracciata sarà poi restituita alla storia: avremo allora modo di tornare a interrogarci sulla funzione dei testi che ce la trasmettono. Perché seguire la tradizione erudita fino al punto di iniziare con questa poesia che a torto si chiama “lirica”? Non solo a causa del carattere necessariamente letterario della sostanza della nostra tradizione sull’antichità e dunque su Eros. E neppure perchè la poesia melica, pur senza segnare la comparsa dell’individuo moderno, lascia ampio spazio al narratore, mediante le forme grammaticali di una prima persona che con troppa fretta è stata identificata con l’enunciatore reale del componimento poetico, quando non addirittura col suo autore. Questi componimenti assumono però agli occhi dei loro destinatari una funzione tale da consentirci di accedere alla pratica sociale dell’amore alla maniera greca. Scopriamo inoltre che, giunti a noi in forma frammentaria, questi versi si lasciano per loro natura più facilmente sezionare in risposta alle esigenze della ricerca di un paradigma.

(da C. Calame, I Greci e l’Eros, Roma-Bari, Laterza, 1992, pp. 7-8)*

 

La conferenza sarà tenuta in lingua italiana.

Riferimenti Bibliografici

- AA.VV., Figure dell'umano. Le rappresentazioni dell'antropologia, Roma, Meltemi, 2005;* - K. Bühler, Teoria del linguaggio. La funzione rappresentativa del linguaggio, Roma, Armando, 1983;* - E. Benveniste, Problemi di linguistica generale, Milano, il Saggiatore, 1971;* - F. Hartog, Régimes d'historicité. Présentisme et expériences du temps, Paris, Seuil, 2003.*

(*) I titoli contrassegnati con l'asterisco sono disponibili, o in corso di acquisizione, per la consultazione e il prestito presso la Biblioteca della Fondazione Collegio San Carlo (lun.-ven. 9-19)

Presso la sede della Biblioteca, dopo una settimana dalla data della conferenza, è possibile ascoltarne la registrazione.

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