La buona operosità

Accidia e ozio nella tradizione cristiana medievale

  • Carla Casagrande

    Professoressa di Storia delle dottrine morali - Università di Pavia

  • venerdì 08 Novembre 2002 - 17.30
Centro Culturale

L’accidia è un vizio sospeso tra anima e corpo: ora inquietudine interiore che nasce dalla solitudine e si traduce in ansia, disgusto, noia, mancanza di concentrazione; ora fatica del corpo che si manifesta in sonnolenza, torpore, vagabondaggio, ozio. Nata in Oriente presso i monaci del deserto e importata in Occidente da Giovanni Cassiano, l’accidia resta per lungo tempo un vizio tipicamente monastico che i monaci imparano a combattere con la pazienza, la perseveranza e soprattutto il lavoro manuale. Quando, a partire dal secolo XII, viene utilizzata per sanzionare attitudini e comportamenti di uomini e donne che vivono nel “mondo”, l’accidia tende sempre di più ad essere identificata con una mancanza di fervore e di operosità nella vita religiosa e in quella sociale, progressivamente definita in termini di inerzia, pigrizia, ozio. Per queste trasformazioni che segnano la sua storia, l’accidia diventa un luogo concettuale privilegiato all’interno del quale è possibile seguire i passaggi della riflessione cristiana sul tema del lavoro, da segno e rimedio del peccato a manifestazione virtuosa delle potenzialità umane.

Riferimenti Bibliografici


- G. Bunge, Akedia. Il male oscuro, Magnano, Qiqajon, 1999;
- J. Hamesse e C. Muraille-Samaran (a cura di), Le travail au Moyen Age, Lou-vain-La-Neuve, Université Catholique de Louvain, 1990;
- R. Jehl, Melancholie und Acedia, Paderborn, Schöningh, 1984;
- R. Klibansky, E. Panofsky, F. Saxl, Saturno e la melanconia, Torino, Einaudi, 1983;*
- D. Nordon (a cura di), L’ennui. Féconde mélancolie, Paris, Autrement, 1998;
- S. Wenzel, Acedia (700-1200), in “Traditio”, XXII, 1966, pp. 73-102;
- S. Wenzel, The Sin of Sloth: “Acedia” in Medieval Thought and Literature, Chapel Hill, University of North Carolina Press, 1967.

(*) I titoli contrassegnati con l'asterisco sono disponibili, o in corso di acquisizione, per la consultazione e il prestito presso la Biblioteca della Fondazione Collegio San Carlo (lun.-ven. 9-19)

Presso la sede della Biblioteca, dopo una settimana dalla data della conferenza, è possibile ascoltarne la registrazione.

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