Sacro, puro e santo

Per un'antropologia della santità

  • Adele Monaci

    Professoressa di Storia del cristianesimo e delle chiese - Università di Torino

  • martedì 24 Ottobre 1995 - 17,30
Centro Studi Religiosi

Nella religione di Israele, il termine sacro/santo (ebr. qdsh, Bibbia dei Settanta hàgios) esprime un attributo essenziale di Yahweh, la sua separatezza (questa pare l’etimologia del termine), inaccessibilità, trascendenza che esprime un timore religioso. Tale santità si comunica a ciò che avvicina Dio o gli è consacrato: i luoghi, i templi, gli oggetti, soprattutto i sacerdoti. Per il suo legame con il culto, la santità è concepita, in primo luogo, come purità rituale (…), anche se in epoca postesilica l’idea di santità arrivò a comprendere l’aspetto morale e spirituale (Isaia, 4, 3). Per quanto riguarda le persone, la santità è inerente più ad entità collettive (i sacerdoti, il “resto”, il popolo di Israele), che non ai singoli ed è messa in relazione all’adempimento della Legge. Soltanto un ristrettissimo numero di figure: Mosè, Davide, Samuele, Elia, Eliseo sono santi e questo come conseguenza di una elezione divina, che li vuole messaggeri della volontà di Yahweh presso il suo popolo, spesso dotandoli di poteri taumaturgici come segni inequivocabili dell’investitura divina. La predicazione di Gesù, definito, nelle linea della tradizione profetica giudaica “il Santo di Dio” (Marco, I, 24), in quanto modifica i due elementi purità e Legge che, nel giudaismo, erano inerenti alla santità, ne innova profondamente il concetto. Essa è collegata, più che all’osservanza di prescrizioni e norme rituali, all’atteggiamento interiore, alla sequela Christi, alla fede, al richiamo pressante alla conversione, in una prospettiva di imminente fine del tempo (Matteo, I6, 24-28).
(Adele Monaci Castagno, Santità, in Dizionario delle religioni, Torino, Einaudi, 1993, pp. 671-672)

Riferimenti Bibliografici


- Ries J., Il sacro nella storia religiosa dell'umanità, Milano, Jaca Book, 1990;*
- Boesch Gaiano S., Scaraffia L., Luoghi sacri e spazi della santità, Torino, Rosenberg & Sellier, 1990;*
- Meslin M., L'esperienza umana nel divino. Fondamenti di un'antropologia religiosa, Roma, Borla, 1991;*
- Massenzio M., Sacro e identità etnica. Senso del mondo e linea di confine, Milano, Franco Angeli, 1994;*
- Dupront A., Il sacro. Crociate e pellegrinaggi. Linguaggi e immagini, Torino, Bollati Boringhieri, 1993;*
- Pesce M., Destro A., Antropologia delle origini cristiane, Roma-Bari, Laterza, 1995;*
- Filoramo G., Le vie del sacro, Torino, Einaudi, 1994;*
- Terrin A.N., Il sacro off-limits. L'esperienza religiosa e il suo travaglio antropologico, Bologna, EDB, 1994;*
- Beckford J.A., Nuove forme del sacro. Movimenti religiosi e mutamento sociale, Bologna, il Mulino, 1990.*

(*) I titoli contrassegnati con l'asterisco sono disponibili, o in corso di acquisizione, per la consultazione e il prestito presso la Biblioteca della Fondazione Collegio San Carlo (lun.-ven. 9-19)

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