Santità di Dio e santità del popolo

La testimonianza dell''Antico e del Nuovo Testamento

  • giovedì 16 Novembre 1995 - 17,30
Centro Studi Religiosi

Nelle Bibbia il vocabolario di santità (qodesh/ qadosh/ qadesh in ebraico e hagiòtes/ hagiosyne/ hagiasmòs/ hàgios/ hagiazein in greco) è usato spesso in riferimento alle grandezze cultuali: tempio, riti, persone, feste. Grande rilievo ha la sua applicazione a dio e al popolo di Dio, dunque una caratterizzazione di carattere teologico e ecclesiologico; è il campo della nostra ricerca, che per la sua vastità impone di fermare l’attenzione sui passi più significativi.
ma prima di entrare in materia è necessario soffermarsi sulle valenze semantiche dei vocaboli suddetti, ma anche di quelli corrispondenti nelle altre lingue antiche. Il significato di base è quello della separatezza; la sfera del santo, o anche del sacro per certi versi, è sfera per definizione separata. Ma separata da cosa? Si specificano così diversi tipi di santità. Dal punto di vista più generale, essendo una valenza antropologico-culturale e dunque presente un pò ovunque, i vocaboli esprimono una separatezza dalla vita profana; abbiamo qui una santità di timbro culturale equivalente a “sacertà”. La Bibbia però, a parte tale senso, parla in modo abbastanza originale di santità di Dio nel senso di separatezza da tutto ciò che è creato, caduco, umano, mondano, finito; il vocabolo esprime dunque la trascendenza divina, trascendenza nell’essere e nell’agire. Inoltre l’Antico e il Nuovo Testamento hanno in proprio la concezione di un popolo santo, cioè separato dagli altri popoli, oggetto dell’elezione gratuita di Dio, a cui appartiene in maniera esclusiva. Infine, santità ha nella testimonianza biblica una valenza etica e indica una separatezza da atteggiamenti e comportamenti peccaminosi; potremmo chiamarla santità morale o virtuosa, che mette in gioco la responsabilità delle persone e che la Bibbia abbina di regola alla santità del popolo, dai cui membri il Signore esige non solo il riconoscimento di sè come unico Dio, ma anche santità di condotta.

Riferimenti Bibliografici


- Otto R., Il sacro, Milano, Feltrinelli, 1989;*
- Procksch O., Kuhn K.G., Agios, in "Grande Lessico del Nuovo Testamento", vol. I, Brescia, Paideia, 1969, pp. 233-310;*
- Sebass H., Santo, sacro, in "Dizionario dei concetti biblici del Nuovo Testamento", Bologna, Edizioni Dehoniane, 1979, pp. 1652-1658;*
- Barbaglio G., La laicità del credente. Interpretazione biblica, Assisi, Cittadella editrice, 1987, pp. 55-87.*

(*) I titoli contrassegnati con l'asterisco sono disponibili, o in corso di acquisizione, per la consultazione e il prestito presso la Biblioteca della Fondazione Collegio San Carlo (lun.-ven. 9-19)

Presso la sede della Biblioteca, dopo una settimana dalla data della conferenza, è possibile ascoltarne la registrazione.

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