Franceschi legge da Franz Kafka

  • lunedì 17 Marzo 2008 - 21.00
VivaVoce

"UFFICIALE – Lei voleva una spiegazione su questo caso. È semplice, come tutti gli altri. Un capitano stamattina ha presentato una denuncia secondo la quale quest'uomo, che gli è stato assegnato come attendente e ha il compito di far la guardia alla sua porta, si è addormentato in servizio! (Si pone davanti al condannato) Ogni volta che battono le ore lui ha il dovere di presentare le armi davanti alla porta del capitano. Un compito ben poco gravoso! E tuttavia necessario perché egli deve restare sveglio e lucido, sia per la guardia che per tutte le altre mansioni! (Riavvicinandosi al viaggiatore) La notte scorsa il capitano ha voluto controllare se l'attendente faceva il suo dovere. Alle due in punto ha aperto la porta e lo ha trovato che dormiva tutto rannicchiato! Allora ha preso lo scudiscio e lo ha colpito in pieno viso. Invece di alzarsi, costui ha preso il suo padrone per le gambe e scuotendolo gli ha gridato nella sua lingua "butta via la frusta o ti mangio"! Questi sono i fatti. Un'ora fa il capitano è venuto da me: ho raccolto le sue dichiarazioni, ho steso il verdetto e ho fatto mettere l'uomo in catene. È stato tutto molto facile. Se l'avessi chiamato per interrogarlo ne sarebbe nata solo confusione. Avrebbe mentito e se mi fosse riuscito di confutare le sue menzogne ne avrebbe escogitate delle altre, poi delle altre ancora e così via. In questo modo invece lo tengo in pugno e non me lo lascio scappare di sicuro. Mi sono spiegato? (Il viaggiatore lo guarda interdetto) Ma il tempo passa, l'esecuzione avrebbe già dovuto aver luogo e io non ho ancora finito di illustrarle l'apparecchio."

Nella colonia penale (1998) libero adattamento di Vittorio Franceschi
da Franz Kafka, traduzione di Petra Frömcke

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