La scala dell'amore

Il «senso» della filosofia nel Simposio di Platone

  • Emidio Spinelli

    Professore di Storia della filosofia antica - Università di Roma «La Sapienza»

  • martedì 25 Marzo 2014 - 17.30
Scuola Alti Studi

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Dentro il Simposio troviamo tanto il Socrate vero e proprio quanto un Socrate che lascia progressivamente spazio a Platone. Il Socrate/Socrate è quello che emerge non da ciò che dice in prima persona perché Socrate, fino a prova contraria, è per Platone colui che sa di non sapere; guarda caso, in questo punto del dialogo, Socrate si inventa il fatto che non dirà che cosa egli sa, pensa o può dire, ma racconterà quello che ha sentito da una sacerdotessa di Mantinea, Diotima. Sarà lei a dire chi è Eros e questo è il primo punto di svolta della tradizione occidentale: i filosofi, nella persona di Platone, intervengono a piedi uniti e cambiano le carte in tavola rispetto al modo di pensare l’Eros. Diotima ci racconta una nuova genealogia di Eros, inventa un nuovo mito sulla nascita di Eros (non quello tradizionale, acclamato e affermato): Eros nasce perché una figura marginale dell’Olimpo, una “poverina” (traduzione forse legittima perché si chiamava Penía), innamorata di Poros, partorisce un’idea meravigliosa: lo cerca in una delle feste a cui era solito partecipare, aspetta che si ubriachi e dà libero sfogo a quello che aveva sempre sperato di fare. Da questa unione nasce Eros, che è figlio della povertà ma anche di Poros, che Matteo Nucci ha coraggiosamente tradotto con “risorsa”: Poros è la risorsa, quello che riesce a trovare la via, la soluzione in qualsiasi situazione.
Quindi Eros è insieme ricchezza di ingegno, di risorse, di trovate, ma nello stesso tempo povertà, carenza. È un ente intermedio, non è neanche un dio, è un demone, sta a metà tra gli dèi e gli uomini. Ha una forza enorme per salire verso l’alto (grazie al padre), ma allo stesso tempo rimane strutturalmente ignorante, povero. […] L’Eros ricostituito di Platone è il vero trionfo della sua filosofia: Platone trasforma la tensione, lo sforzo erotico in un metodo che approda a un pieno possesso dell’oggetto.

(da E. Spinelli, L’Eros filosofico, Roma, 2011, pp. 12-13, 15).

(*) I titoli contrassegnati con l'asterisco sono disponibili, o in corso di acquisizione, per la consultazione e il prestito presso la Biblioteca della Fondazione Collegio San Carlo (lun.-ven. 9-19)

Presso la sede della Biblioteca, dopo una settimana dalla data della conferenza, è possibile ascoltarne la registrazione.

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