Il sublime è ora

Mostra

Festival Filosofia

Il titolo della mostra trae spunto da un breve articolo scritto dal pittore americano Barnett Newman nel 1948. Oltre 200 anni dopo la sua definizione, il concetto di Sublime si conferma di grande attualità: la ricerca romantica di nuove frontiere dell'ignoto è una presenza pulsante nel mondo e nelle esperienze dell'arte contemporanea.
La sfida, intesa come impulso insopprimibile che conduce al viaggio oltre i limiti dell'universo conosciuto, ritorna nelle opere e nelle imprese  degli artisti presenti in mostra  che si spingono, a loro rischio, ai confini del mondo: soli su una barca a vela nell'Oceano Atlantico, al Polo Sud  alla ricerca del canto del pinguino albino, nella tempesta artica o inseguiti da gigantesche navi rompighiaccio.
La mostra contempla prevalentemente video, film e installazioni sonore a tema di numerosi autori.
I lavori di Tcita Dean, Deborah Logorio e Cyprien Gaillard fanno riferimento alla Spiral Jetty di Robert Smithson (1970), opera forse fra le più vicine all'idea di sublime compiute nel secondo Novecento, dove l'artista esprime forte l'idea che la natura possa essere fonte di vita ma non di totale conoscenza, che si possa manipolarla ma non conoscerla interamente.
La mostra prosegue con l'installazione In Search of the Miracolous, in ricordo dell'artista olandese Bas Jan Ader che nel 1975 perse la vita nel corso di una traversata solitaria dell'Oceano Atlantico. Allo stesso modo si spingono ai confini estremi del mondo conosciuto il francese Pierre Huyghe – che racconta in video il proprio  viaggio verso il Polo Sud per registrare il canto di un pinguino albino – e il tedesco John Bock – il cui video documenta il rischioso panorama della tempesta artica.
Infine, il film dell'olandese Guido van der Werve rievoca il panorama del pittore romantico Caspar David Friedrich camminando sulle acque ghiacciate finlandesi inseguito da una maestosa nave rompighiaccio.

La mostra sarà accompagnata da un catalogo bilingue con un ricco repertorio di immagini delle opere presentate, e testi critici di Marco De Michelis, Angela Vettese e Franco Rella.

Curatore: Marco De Michelis
Produzione e organizzazione: Galleria Civica e Fondazione Cassa di Risparmio di Modena

Marco De Michelis
è docente di Storia dell'Architettura presso la Columbia University di New York e l'Università IUAV di Venezia.

La mostra prosegue fino al 6 gennaio 2009 coi seguenti orari:
Lunedì chiuso
Dal martedì al venerdì 10.30 – 13.00 e 15.00 – 18.00
Sabato, domenica e festivi 10.30 – 18.00
8 dicembre 2008, 5/6 gennaio 2009: 10.30 -18.00
25/26 dicembre 2008, 1 gennaio 2009: 15.00 – 18.00
Ingresso gratuito

Informazioni:
Galleria Civica, c.so Canalgrande 103, 41100 Modena
tel. 059 2032911/2032940 – fax 059 2032932
www.comune.modena.it/galleria

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