L'Europa fuori dall'Europa

L'espansione degli Imperi coloniali in età moderna

  • Wolfgang Reinhard

    Professore emerito di Storia moderna - Albert-Ludwigs-Universität Freiburg

  • lunedì 24 Novembre 2003 - 17.30
Centro Culturale

Per la loro temerità Dante colloca ancora all’Inferno gli audaci naviganti che osarono avventurarsi oltre i confini dell’ecumene. Ma già all’epoca in cui visse, il Medioevo, non v’è dubbio che dal complesso di mari a nord e a sud del continente gli Europei si siano spinti fino all’Oceano Atlantico facendone infine, nell’età moderna, un nuovo “Mediterraneo” tra l’Europa e le sue colonie […]. “Causa” dell’espansione europea nell’Atlantico sono tanto poco le conquiste quanto l’apparentemente nuovo individualismo del cosiddetto “uomo del Rinascimento”, al quale soleva richiamarsi una storiografia di stampo idealistico, o l’insaziabile brama di plusvalore portata in campo dagli avversari materialisti di una simile ricostruzione, o ancora taluni avvenimenti chiave nella storia di determinate nazioni, come l’anno 1492 nel quale la Spagna, dopo aver espugnato con Granada l’ultimo bastione musulmano sulla penisola iberica e aver scacciato dal paese gli ultimi Ebrei, operò senza soluzioni di continuità il passaggio dalla Reconquista alla Conquista del Nuovo Mondo. Il processo dell’espansione europea non si può spiegare né con singole cause di tale fatta né con un insieme di cause che certi storici affastellano e adducono in luogo delle prime. Quel processo, infatti, non si avvia a una precisa data, così che per scoprirne il perché non vi è che da analizzare le forze operanti in quel dato momento. Si tratta piuttosto di un fenomeno di lunga durata, vale a dire il concorso di strutture e sviluppi interagenti fra loro, nel quale le costellazioni si modificano e avvenimenti contingenti si trovano ad assumere un peso maggiore di quello che gli storici ancora recentemente erano disposti ad ammettere. Con ciò non si intende escludere che di volta in volta talune condizioni necessariamente dovessero adempiersi perché il processo potesse evolvere, ma l’imprenscindibilità di queste condizioni è stata spesso riconosciuta a posteriori. In altri termini, l’espansione europea in quanto processo non soltanto fu raramente pianificata, ma fu anzi per lo più improvvisata.

(da W. Reinhard, Storia del colonialismo, Torino, Einaudi, 2002, pp. 10-12)

Riferimenti Bibliografici

- F. Braudel, Espansione europea e capitalismo, Bologna, il Mulino, 1999;* - B.W. Diffie e G.D. Winius (a cura di), Alle origini dell’espansione europea, Bologna, il Mulino, 1985; - D.K. Fieldhouse, Politica ed economia del colonialismo, Roma-Bari, Laterza, 1995; - W. Reinhard, Geschichte der europäischen Expansion, Stuttgart, Kohlhammer, 1983-1990, 4 voll.

(*) I titoli contrassegnati con l'asterisco sono disponibili, o in corso di acquisizione, per la consultazione e il prestito presso la Biblioteca della Fondazione Collegio San Carlo (lun.-ven. 9-19)

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