Santa Maria del Fiore

Il Duomo di Firenze come immagine della Madonna del Parto

  • Irving Lavin

    Professore di Storia dell'arte - Institute for Advanced Study, Princeton

  • da venerdì 05 Giugno 1998 a lunedì 15 Giugno 1998 - 17,30
Scuola Alti Studi

La chiesa di Santa Reparata a Firenze fu ridisegnata da Arnolfo di Cambio nel tardo Trecento e dedicata a Santa Maria Vergine. Col nuovo piano si voleva fare del Duomo di Firenze la struttura ecclesiastica più grande della cristianità occidentale, con una navata larga e lunga e un transetto con un’immensa crociera. Una delle assurdità di questo progetto per come si sviluppò durante i cento anni successivi era che, sebbene l’esterno fosse decorato in modo assai elaborato con marmi colorati e sculture, pare che nessun abbellimento, oltre all’intonacatura bianca, sia mai stato fatto all’interno. Inoltre, benché fosse stata annunciata con decisione la dedica in onore della Vergine Maria, pare che non ci sia mai stato un altare dedicato specificamente alle devozioni in suo favore. L’altare principale, originariamente collocato nel centro della crociera, era ed è ancora dedicato al Salvatore; a metà del Cinquecento la Pietà con angeli del Bandinelli, un’immagine più grande delle misure naturali del Cristo morto sdraiato, fu collocata in cima all’altare.

La lezione cercherà di spiegare questa situazione anomala. Si dimostrerà che l’assenza di decorazioni, ben lungi dall’essere una svista o un lapsus, fu prevista già dall’inizio dei lavori di ricostruzione. La semplicità dell’interno dell’edificio ecclesiale non fu solo concepita coscientemente come elemento iconografico, essa era particolarmente significativa per la città di Firenze e per la devozione dei cittadini.

Riferimenti Bibliografici


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- F. Fiorini, Iconografia mariana della cattedrale di Santa Maria del Fiore, in Opera di Santa Maria del Fiore di Firenze. Due granduchi tre re e una facciata, Firenze, 1987, pp. 49-52;
- M. Haines, The «Sacrestia delle Messe» of the Florentine Cathedral, Firenze, Cassa di Risparmio di Firenze, 1983;
- D. Heikamp, Baccio Bandinelli nel Duomo di Firenze, in «Paragone», XV, n. 175, 1964, pp. 32-42;
- La cattedrale di Santa Maria del Fiore a Firenze, Firenze, Cassa di Risparmio di Firenze, 1994-95, 2 voll.;
- I. Lavin, Bernini e l’unità delle arti visive, Roma, Edizioni dell’Elefante, 1980;*
- W. and E. Paatz, Die Kirchen von Florenz, Frankfurt, V. Klostermann, 1952-55, 6 voll.;
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- G. Pozzi, Rose e gigli per Maria. Un’antifona dipinta, Bellinzona, Casagrande, 1987;
- G. Pozzi, Maria tabernacolo, in «Italia medioevale e umanistica», XXXII, 1989, pp. 263-326;
- P. Sanpaolesi, La cupola di Santa Maria del Fiore. Il progetto; la costruzione, Firenze, EDAM, 1977;
- T. Verdon, ‘Forma ecclesiae homo’. Per un’antropologia teologica dell’architettura ecclesiale, in Spazio e riti. Aspetti costitutivi dei luoghi della celebrazione cristiana, Roma, 1996, pp. 113-135.

(*) I titoli contrassegnati con l'asterisco sono disponibili, o in corso di acquisizione, per la consultazione e il prestito presso la Biblioteca della Fondazione Collegio San Carlo (lun.-ven. 9-19)

Presso la sede della Biblioteca, dopo una settimana dalla data della conferenza, è possibile ascoltarne la registrazione.

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