La costruzione dell'etnia

Percezioni e mutazioni di identità nelle culture

  • da venerdì 19 Gennaio 1996 a venerdì 08 Marzo 1996 - 17,30
Centro Culturale

La nozione di etnia si riduce oggi spesso ad un tentativo di definizione identitaria che si vuole radicata in fattori “naturali” o, per meglio dire, che tenta di “ancorare” alla natura ciò che naturale non è.
Questo preteso ancoramento dell’identità alla natura può anche avvenire in riferimento ad una natura “naturalmente intesa” (per es. a fattori extra-culturali come il “sangue” o la “razza”) ma il più delle volte avviene in base a strategie discorsive che, al di là dei casi contingenti e specifici, hanno come referente il fattore della “autenticità”. In casi di questo genere – che possono andare dalla rivendicazione del diritto alla differenza fino alle forme esasperate di nazionalismo “etnico”, la propria particolarità viene asserita come “radicale”, come qualcosa di veramente “fondamentale”. Il fondamentalismo è, in effetti, un atteggiamento intellettuale che travalica l’uso linguistico corrente (il quale fa riferimento a particolari forme di comportamento religioso), e coincide con la persuasione che la propria identità, e quindi la propria tradizione, la propria cultura, siano in qualche modo “date naturalmente”.
(…) E’ solo decostruendo le nozioni di etnia e di identità etnica che possiamo sperare di creare un ambito di discorso intersoggettivo e interculturale il quale, abbandonata la pretesa di legare la nostra identità ad una forma di “oggettività naturale”, assegni al genere umano la condizione che lo lega effettivamente alla natura; condizione unica e tuttavia decisiva per poter concepire una relazione non distruttiva con la natura stessa e con sè stesso, quella di essere un animale culturale”. Questo comprendere, e quindi questa stessa possibilità di creare uno spazio di discorso intersoggettivo e interculturale, devono infatti avere un riflesso di ordine pragmatico perchè non è auspicabile che, in un mondo attraversato dai potenti flussi della tecnologia e dell”informazione, l’umanità resti prigioniera di orizzonti limitati quali, appunto, l”idea che la propria identità coincida con un dato fisso, naturale ed eterno.

Riferimenti Bibliografici


- Fabietti U., L'identità etnica. Storia e critica di un concetto equivoco, Roma, La Nuova Italia Scientifica, 1995;*
- Geertz C., Interpretazione di culture, Bologna, il Mulino, 1987;*
- Smith A.D., L'origine etnica delle nazioni, Bologna, il Mulino, 1991;*
- Taylor C., Multiculturalismo. La politica del riconoscimento, Milano, Anabasi, 1993.*

(*) I titoli contrassegnati con l'asterisco sono disponibili, o in corso di acquisizione, per la consultazione e il prestito presso la Biblioteca della Fondazione Collegio San Carlo (lun.-ven. 9-19)

Presso la sede della Biblioteca, dopo una settimana dalla data della conferenza, è possibile ascoltarne la registrazione.

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