L'immagine del mondo

La mappa e il globo

  • da mercoledì 13 Dicembre 1995 a venerdì 08 Marzo 1996 - 17,30
Centro Culturale

E’ stato un geografo, Kant, a segnalare, introducendo la propria geografia fisica, il limite autentico della conoscenza moderna. Per Kant si davano due tipi di classificazione, logica o fisica. La prima costruisce “sistemi naturali”, come la tassonomia di Linneo, in base al principio della somiglianza o dell’affinità: è “un inventario delle cose isolate dalla natura medesima”, è il Genstell di Heidegger, il “rettangolo intemporale” di Foucault. E’ la tavola, la rappresentazione cartografica. Al contrario del principio di vicinanza o prossimità (il principio fisico) “ci rappresenta le cose naturali secondo il luogo della loro nascita, o i luoghi sui quali la natura le ha collocate”: rappresentazione che – ancora con le parole di Kant – “deve cominciare col globo, l”idea dell”insieme, e riportarsi sempre a questo”.
Ora, tale principio non ha fin qui prodotto nessun tipo di classificazione: l’unico concetto in grado di descrivere – e non certo di classificare – il mondo secondo il kantiano principio di vicinanza è il concetto di paesaggio, che non a caso Alexander von Humboldt, all’inizio del suo corso scientifico, fondato sullo “smisurato” proprio perchè globale, considera iriducibile a qualsivoglia tassonomia o misura.
la logica tabulare (il cui avvento precede di molto l’inizio della modernità, ma che culmina con quest’ultima) è quella che presiede non soltanto all’emergere del concetto di natura, ma anche a quello di identità del soggetto. La logica globale deve essere invece ancora tutta pensata e implica la messa in questione sia dell’identità della natura che della natura del soggetto.

Riferimenti Bibliografici


- Kant E., Geografia fisica, Milano, Tip. Silvestri, 1807-11;
- Gregory D., Geographical Imaginations, Oxford, Blackwell, 1994;
- Livingstone D., The Geographical Tradition, Oxford, Blackwell, 1993;
- Said E.W., Culture and Imperialism, Vintage, London, 1994;*
- Sfez L., Critique de la communication, Paris, Seuil, 1988; - Taussig M., Mimesis and Alterity, New York, Routledge, 1993;*
- Levin D.M (Ed), Modernity and the Hegemony of Vision, Berkeley, University of California Press, 1993;
- Rorty R., Filosofia e lo specchio della natura, Milano, Bompiani, 1986;*
- Kurz R., Der Kollaps der Modernsiering, Frankfurt a M., Eichborn, 1991;
- Laclau E., the Making of Political Identities, London - New York, Verso, 1994.

(*) I titoli contrassegnati con l'asterisco sono disponibili, o in corso di acquisizione, per la consultazione e il prestito presso la Biblioteca della Fondazione Collegio San Carlo (lun.-ven. 9-19)

Presso la sede della Biblioteca, dopo una settimana dalla data della conferenza, è possibile ascoltarne la registrazione.

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